CARLOTTA PASSARINI BIANCA opening sabato 13 maggio 2023 ore 18 L’ARIETE artecontemporanea via Marsili 7 Bologna La parola collega la traccia visibile alla cosa invisibile, alla cosa assente, alla cosa desiderata o temuta, come un fragile ponte di fortuna gettato sul vuoto Italo Calvino, Lezioni …
art KARLSRUHE 2023 | 4 – 7 May 2023 L’ARIETE gallery | Hall 3 F30 # images and information on art karlsruhe online directory #https://ausstellerverzeichnis.art-karlsruhe.de/vis/v1/de/exhibitors/art23.78778
In mostra l’ultimo inedito ciclo di opere di Gabriele Lamberti dedicate al Coniglio Nero – figura polimorfa scaturita dall’immaginario ludico e pungente dell’artista – che ‘entra’ in immagini di opere appartenenti alla storia dell’arte modificandone il senso e caricandolo di ambiguità e ironia. Un trickster, spiritello errante che – come Pan nelle mitologie classiche mediterranee e Puck nelle nordiche – si diverte a confondere le certezze che governano le relazioni fra gli esseri umani. ‘Il trickster incorpora l’ambiguità e l’ambivalenza, la doppiezza e la duplicità, la contraddizione e il paradosso’ Lewis Hyde.
In ricordo di Marcello Pecchioli (1954 – 2021) mentore e padrino del Coniglio Nero
Nell’ambito della mostra un corpus di lavori è dedicato a Ulisse Aldrovandi – grande naturalista bolognese del quale si stanno celebrando i cinquecento anni dalla nascita – e al suo Monstrorum historia cum Paralipomenis historiae omnium animalium trattato in cui Aldrovandi illustra, attraverso meravigliose tavole xilografiche, decine di creature naturali, mitologiche o immaginarie. I ‘mostri‘ aldrovandiani ci inducono a riflettere intorno alla figura umana e alle sue deviazioni dal concetto di ‘normalità‘. Con essi il Coniglio Nero di Gabriele Lamberti condivide caratteristiche di alterità e perturbante destabilizzazione delle nostre certezze su Bello e Brutto, Bene e Male, Giusto e Sbagliato
Gabriele Lamberti (1957) laureato in Filosofia (Estetica) all’Università di Bologna con Luciano Anceschi e diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna con Concetto Pozzati, attualmente è titolare della Cattedra di Anatomia Artistica all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 1986 tiene mostre a livello nazionale. Nel 1991 è invitato alla mostra Nuova Officina Bolognese alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna insieme ad alcuni fra i più significativi giovani talenti operanti nell’area bolognese. Entra nella cerchia degli artisti della Pittura Mediale, nell’ambito del Medialismo teorizzato dal critico Gabriele Perretta. Sono di quegli anni le mostre allo Studio Cristofori di Bologna e nelle gallerie Ruggerini & Zonca di Milano e Paolo Tonin di Torino. Fra le mostre istituzionali degli anni ‘90 Ottovolante a cura di Maria Luisa Frisa GAMec Bergamo 1992, Icastica a cura di Gabriele Perretta Galleria d’Arte Moderna Bologna 1994, Primordi Triennale Milano 1994, La Triennale di Bologna. Linee della ricerca artistica in Italia 1965-1995 a cura di Roberto Pasini Villa delle Rose Bologna 1997. Successivamente Bologna contemporanea a cura di Peter Weiermair Galleria d’Arte Moderna Bologna 2005, BonOmnia a cura di Philippe Daverio Palazzo Fava Bologna 2006, Scenari, visioni e frammenti dal Tecno-Medioevo a cura di Marcello Pecchioli Museo Regionale di Scienze Naturali Torino 2013, Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale MAMbo Bologna 2017. L’opera La Dama e l’unicorno, il Tatto (il Coniglio Nero) è stata esposta nel 2018 nella mostra TechnoMedioevo a cura di Marcello Pecchioli al Museum of the Order of St. John Londra. Sue opere sono in collezioni pubbliche – GAMeC Bergamo, MAMbo Bologna – e private in Italia e all’estero.
Bibliografia selezionata
Dede Auregli, Roberto Daolio, Peter Weiermair, Marcella Beccaria, Elena Pontiggia, Gabriele Perretta, Stefano Benni, Maria Luisa Frisa, Maria Grazia Torri, Lorella Giudici, Enrico Crispolti, Alessandro Riva, Edoardo Di Mauro, Roberto Pasini, Roberto Farnè, Valerio Dehò, Fabiola Naldi, Anna D’Agostino, Guido Curto, Paolo Levi, Sergio Innocenti, Piero Deggiovanni, Marisa Vescovo, Bruno Benuzzi, Cristiana Campanini, Carmen Lorenzetti, Enrico Perotto, Jenny Dogliani, Marcello Pecchioli, Bruno Bandini, Lorenza Miretti
L’ARIETE artecontemporanea ARTE FIERA 2023 MAIN SECTION PAD 25 | STAND B 74 VANNI SPAZZOLI | LUCA LANZI | ARCANGELO | JAMES BROWN | JINGGE DONG | CANG XIN
FABRIZIO PASSARELLA ANGELUS NOVUS prorogata al 15 marzo 2023 opening sabato 21 gennaio 2023 ore 18 L’ARIETE artecontemporanea via Marsili 7 Bologna dal 21 gennaio al 23 febbraio 2023 orario da lunedì a sabato 17 – 19.30 o su app Info 348 9870574 | chiuso 30 …
Vanno riconosciute in premessa a Luca Lanzi una lucida volontà e una scelta precisa: riportare l’attuale tendenza alla semplificazione e all’elementarietà nella direzione delle sue radici sorgive, al punto cioè in cui essa non è abdicazione e deriva ma concentrazione massima, coagulo radiante di senso.
Flaminio Gualdoni, Lettura prima
I soggetti di Lanzi sono presenze assorte e malinconiche. Precipitando su sé stessi hanno raggiunto uno stato di grazia. Il loro aspetto rovinato, quasi di oggetti abbandonati, può rimandare ora a un’innocenza recuperata, ora a qualcosa di sinistro come un sogno inquieto o un’accusa penosa che ci ricordi promesse non mantenute, desideri semi-sepolti e accantonati per lasciare il posto a nuove distrazioni.
Ian McEwan, Luca Lanzi
Nel progetto LUCA LANZI ALTER EGO ideato per gli spazi della Galleria, l’autore presenta opere inedite create con tecniche diverse nell’ambito della ricerca che da sempre dedica alla simbologia dell’archetipo, immagini preesistenti al pensiero, simboli spontanei dell’inconscio. In mostra LAYERS dipinti realizzati con stratificazioni di colore su piani frontali sovrapposti in trasparenza, BOLLE tecniche miste dai cromatismi evanescenti, DOLLS carte con immagini di creature dell’universo ludico-totemico dell’artista, TOYS sculture in terracotta di animali fra il reale e il fantastico, FETICCI in terracotta e pigmenti che evocano la magia di un momento sospeso fra purezza e mistero e un delicato GIARDINO in cartapesta policroma. Catalogo monografico con testi di Flaminio Gualdoni, Ian McEwan e statement poetico dell’artista.
Luca Lanzi è nato a Bologna nel 1977. Studia scultura all’Accademia delle Belle Arti di Bologna. E’ borsista della Fondazione Collegio Artistico Venturoli. Opera un anno nei laboratori dell’Accademia di Berlino. Attualmente vive e lavora a Bologna. Lavora con gallerie di riferimento in Italia e Germania.
Della sua ricerca hanno scritto Flaminio Gualdoni, Ian McEwan, Claudia Casali, Silvia Ferrari, Eleonora Frattarolo, Elisabetta Sassoli de’ Bianchi, Sabrina Samorì, Silvia Tonelli, Stefano Castelli, Alessandra Redaelli, Viviana Siviero, Stefano Taddei, Francesca Nicoli.
Selected shows
2020 LAYER L’Ariete artecontemporanea, Bologna (I) 2017 MALìA Keramion Museum, Frechen, Colonia (D) 2016 EIKON Collezioni Comunali d’arte, Bologna (I)|LE STANZE DELLA MERAVIGLIA Rocchetta Mattei, Bologna (I) 2015 LA MANO E L’IDOLO Galleria Officine Saffi, Milano (I)|59° PREMIO FAENZA MIC Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza (I)|CONTEMPORARY CERAMICS Galleria Officine Saffi, Milano (I) 2014 MAGICA RELIGIO Palazzo Re Enzo, Bologna (I) 2013 LAST TOY Galleria Lorch-Seidel, Berlino (D) 2012 SPAZIO MAGICO Galleria Lorch-Seidel, Berlino (D) 2011 TOTEM Museo Civico Medievale, Bologna (I)|LASCIA UN SEGNO Pinacoteca Nazionale, Bologna (I) 2010 PAGINE DA UN BESTIARIO FANTASTICO Raccolta del Disegno contemporaneo Galleria Civica, Modena (I)|FETICCI L’Ariete artecontemporanea, Bologna (I) 2009 DOLLS Galleria Lilly Zeligman, Laren (NL)
Arte Fiera Bologna (I) | ArtVerona Verona (I) | Art Karlsruhe Karlsruhe (D) | MiArt Milano (I) | Scope Basel art fair Basilea (CH) | Hamburg art fair Amburgo (D) | Position Berlin art fair Berlino (D) | Art Miami (Usa)
FEDERICA ZANLUCCHI cosa sono le pietre opening sabato 29 ottobre 2022 ore 17.30 L’ARIETE artecontemporanea via Marsili 7 Bologna dal 29 ottobre al 30 novembre 2022 | chiuso 31/10 e 1/11 da lunedì a sabato 17 – 19.30 o su app | Info 348 9870574 …
da lunedì a sabato 17.00 – 19.30 o su app 348 9870574
apertura mostra dal 24 settembre all’8 ottobre e dal 18 al 26 ottobre 2022
dal 10 al 17 ottobre la Galleria sarà chiusa per partecipazione ad ArtVerona
Prima personale in galleria di Simone Ponzi, a cura di Claudio Cerritelli, corredata da catalogo monografico con testi di Claudio Cerritelli e Alberto Reggianini. In mostra alcune grandi opere a tecnica mista dedicate al tema del paesaggio, costante oggetto della ricerca dell’artista.
‘Dopo un periodo di riflessione sulle forme naturalistiche, la pittura diSimone Ponzi si è portata oltre le vibrazioni atmosferiche assottigliando gli umori vegetali e le evocazioni arboree, fino a lasciar affiorare pure impronte del visibile. Dei paesaggi dipinti in precedenza non rimane che un’eco lontana, tracce essenziali e segni che si insinuano nel vuoto, traiettorie sferzanti che delimitano plaghe di luce, al massimo livello di disgregazione delle forme. Nei dipinti proposti in questa mostra si avverte una sintesi spaziale che rinuncia alla frenesia del colore per farsi luminosa sospensione di tracce erose dal tempo, dove ogni elemento strutturale è predisposto al desiderio di svuotare il superfluo.’ Claudio Cerritelli
Simone Ponzi, nato a Fidenza (PR) nel 1971, si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1997 sotto la guida di Maurizio Bottarelli. Dal 1995 espone in gallerie private e istituzioni pubbliche. Tra le mostre personali e collettive ‘End & Over’ a cura di Adriano Baccilieri, Bologna 1996|Premio Donato Frisia, Merate (MI) 1998|’Zapping’ testo di Beppe Sebaste, Parma 2000|’Zapping ad Arte’, Castello di Montecchio Emilia (RE) 2000|Biennale Giovani, Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti (MN) 2002|’Paesaggio & Paesaggio II’, Antico Palazzo della Pretura di Castell’Arquato 2003|’Per l’inverno che viene’ testo di Paolo Lagazzi, Galleria Fiorile Arte, Bologna 2004|Premio Maretti, Galleria d’Arte Moderna di San Marino 2005|’Simone Ponzi, opere recenti’ Sede espositiva della Cassa di Risparmio di Firenze, Parma 2006|’Simone Ponzi, città della memoria’ a cura di Stefania Provinciali, Palazzo Caccia Dominioni, Milano 2007|’Padiglioneitalia 13×17’ a cura di Philippe Daverio e Jean Blanchaert, Studio Berengo di Murano 2007|’Mondobugia’ a cura di Mario Lavagetto e Andrea Calzolari, Associazione Remo Gaibazzi, Parma 2009|’Land(e)scape, la stagione dell’ombra’, Galleria Il Sipario, Parma 2013|’Accrochage’ a cura di Patti Campani, Spazio Unico, Bologna 2013|’Autoritratti d’artista, creazione e materia’ a cura di Mario Bertoni, Associazione Remo Gaibazzi, Parma 2013|‘50 Artisti per l’Associazione Remo Gaibazzi, Parma 2016|’Terre sospese’ a cura di Claudio Cerritelli, L’Ariete artecontemporanea, Bologna 2022|’Art Verona # ItalianSystem’ con L’Ariete artecontemporanea, Verona 2022.
In occasione del Popoli Pop Cult Fest di Bagnara di Romagna – dedicato quest’anno alla cultura dei Balcani – inaugura Corte San Luigi Home Gallery con una installazione di opere di Paolo Migliazza dal titolo ‘Una rumorosa quiete’. Corte San Luigi Home Gallery nasce dalla …
Non solo nella storia dell’arte, ma anche nelle scienze neurologiche si sostiene che la percezione non ha mai luogo nel presente, ma attinge dall’esperienza del passato, tanto che il biologo Gerald M. Edelman scrive di “presente ricordato” e teorizza che ogni atto di memoria è un atto d’immaginazione. Così come il neuroscienziato Antonino Cattaneo sostiene che “ogni memoria è una nuova memoria” e che “la memoria non è una fedele registrazione fisica degli stimoli esterni ricevuti durante un apprendimento, ma ha una natura intrinsecamente costruttiva”. In questa mostra presso L’Ariete artecontemporanea, le installazioni di Francesco Bendini e Edoardo Sessa sono una mappa sensoriale che mira al recupero del ricordo, una traccia mnestica potente e insieme malinconica, evanescente e insieme corposa, e in più, straordinariamente attuale nel prospettare come la memoria e il ricordo di cose e persone possano essere cancellati per sempre dall’abbattersi di eventi impensabili e sconvolgenti. Eleonora Frattarolo
Le sculture sono il prolungamento materico, nel tempo e nello spazio, del video GORGOS: un video realizzato dall’artista nel 2018. Gli elementi che compongono l’opera sono la formatura in cemento di un unico paio di stivali, riprodotto 7 volte come il numero dei gorghi in cui l’artista si è immerso. Il paio originale, utilizzato nell’inverno del 2019, è stato indossato per ripercorrere i luoghi in cui è stato girato il video, prestando attenzione a fascinazione e cambiamenti che la natura aveva imposto a quei luoghi. Francesco Bendini
Quel che rimane nel cassetto, qui allestita per la prima volta, è tra le opere del filmostra CHILD ABUSE (2021), curato e ideato da Eleonora Frattarolo con la regia di Davide Mastrangelo. Il mio lavoro è incentrato sull’analisi della soggettività costruita attraverso le cose e sulla conoscenza esperienziale di esse, analisi che approfondisce la memoriadell’individuo e più precisamente ciò che del bambino permane nell’inconscio. La tenda, per via della sua struttura, così fragile e temporanea, creata con materiali reperibili all’interno delle mura domestiche, è una costruzione simbolica del riparo nel mondo dell’infanzia. L’essenza della tenda è legata strettamente alla necessità di delimitare uno spazio personale, intimo, esclusivo, nel quale liberare le proprie paure e i propri sogni. All’interno di essa i cassetti retroilluminati presentano ricordi di un passato che si manifesta ad intermittenza: sovrapposizioni e sfumature che rievocano attimi di infanzia trascorsa nelle stanze della casa di famiglia, memorie che affiorano attraverso fotografie e oggetti visti in controluce. Le fotografie sono di album di famiglia, che ritraggono momenti sospesi, tra sorrisi e pianti, sguardi intensi e attimi fugaci. Gli oggetti sono di vario tipo, una tazza, uno spazzolino, un dente, una forchetta, una chiave di una vecchia porta: veri e propri portali attraverso i quali riemergono esperienze vissute in tempi precedenti, snodi di una rete di eventi intimi e silenziosi che connotano la nostra soggettività e che hanno portato l’oggetto a divenire “cosa” caricandola di significati. Edoardo Sessa
Raduno di Paolo Migliazza in mostra alla galleria L’ARIETE artecontemporanea in occasione di ARTEFIERA e ART CITY Bologna 2022, con dieci sculture intente ad una singolare partita a nascondino Il consolidato connubio tra L’Ariete artecontemporanea e l’artista Paolo Migliazza torna negli spazi della galleria con …
A R T E F I E R A 2022 L’ARIETE MAIN SECTION Pad 15 C 24 James Brown Nicola Samorì Jingge Dong Vanni Spazzoli Omar Galliani Luca Lanzi A R T E F I E R A 2022 L’ARIETE PITTURA XXI Pad 15 A …
L’ARIETE artecontemporanea presenta nella sua sede storica di via Marsili 7 a Bologna la terza mostra personale di Jingge Dong.
Dopo essersi formato all’Accademia d’Arte Nazionale Cinese e aver concluso i suoi studi all’Accademia di Venezia, Jingge Dong ha portato a compimento il sincretismo tra la pittura guohua e le iridescenze dei coloristi veneziani.
Anziché limitarsi a descrivere il paesaggio, l’artista vi si immerge, lo assimila e lo vive interiormente, perché non esiste alcuna verità al di fuori del quadro. Allontanandosi dalla “cosa” rappresentata, e concentrandosi unicamente sul “come” dipingerla, Jingge Dong cerca di superare l’analogia per cogliere l’essenziale (e forse anche l’invisibile) che ci circonda. L’immagine finisce quindi per inabissarsi in spazi aerei e aperti dove regna una calma diffusa, ma questa calma non deve essere scambiata per staticità: nelle tele tutto vibra e brilla.
Dopo aver rielaborato il dato visivo, la mano dell’artista concorre a confondere le acque, lasciandosi cullare dagli accordi tonali che favoriscono una pittura che pare fatta d’aria e d’acqua. Vapori e atmosfere languide concorrono a definire queste sue visioni liquide che sono un’emanazione del mondo e non una sua semplice trascrizione. Non diversamente, lo sguardo dello spettatore finisce per scivolare sui quadri come farebbe sul pelo dell’acqua, in attesa che tutto affiori in superficie.
Jingge Dong (Pechino 1989). Selected shows
2022 ‘Duet’ personali di Damiano Colombi e Jingge Dong a cura di Riccardo Caldura e Serse Roma Itis Trieste 2021 ‘Jingge Dong|So close so far’ testo di Alexander Merekin Triangle Gallery Moscow (Rus) 2021 ‘Fortuna instabile quasi possibile’ a cura di Luca Zuccala ArtCurial Milano 2021 Premio Combat Museo Giovanni Fattori Livorno 2021 Premio Mestre Palazzo Candiani Mestre acquisizione Collezione Ca’ Pesaro Venezia 2021 8° Premio Cramum Villa Mirabello Milano 2021 ‘Fortuna instabile quasi possibile’ artisti in residenza ‘Lido La fortuna’ a cura di Luca Zuccala e Andrea Tinterri Rocca Malatestiana Fano 2021 ‘Unlikely’ collettiva a cura di Scuola studi curatoriali Venezia Palazzo Malipiero Venezia 2021 ‘Back to myself Jingge Dong|Luca Lanzi|Paolo Migliazza’ in occasione di Art City L’Ariete artecontemporanea Bologna 2021 ‘Preferirei di no. Lo spazio utopico della rappresentazione’ a cura di Stefano Cecchetto Fondazione Bevilacqua La Masa galleria di Piazza San Marco Venezia 2020 ‘Officina Extra Ordinaria II’ Padiglione Antares Venezia 2020 Premio Combat Museo Giovanni Fattori Livorno 2021 ‘Dive into the zeitgeist’ Amy-d Arte Spazio Milano 2020 ‘The Goddess of the Luo River’ a cura di Daniele Capra Azimut Palazzo Tubertini Bologna 2020 ‘Senza pietre non c’è arco’ a cura di Roberto Nardi Libreria Minerva Padova 2020 ‘Supercall 13 young artists’ a cura di Supergiovane in collaborazione con Casa Testori Studio 4×4 Pietrasanta 2020 ‘Officina Extra Ordinaria’ Padiglione Antares Venezia 2020 ‘Whatever it takes’ galleria A plus A Venezia 2020 ‘222 Prospettiva Comune’ Gad Giudecca Art District Venezia 2019 ‘102ma Collettiva giovani artisti’ Fondazione Bevilacqua La Masa Galleria di piazza San Marco Venezia 2019 ‘White night|landscape of chaos’ L’Ariete artecontemporanea Bologna.
Nuova personale di Vanni Spazzoli negli spazi della galleria. In mostra grandi opere dal tratto graffitista nelle quali segni, lacerazioni, carte strappate e materiali di recupero animano la narrazione gestuale dell’artista nel segno di interconnessioni e trame interiori. VANNI SPAZZOLI Inner Patterns L’ARIETE artecontemporanea new …
Nell’ambito della personale dell’artista negli spazi della galleria, dal 19 gennaio al 12 febbraio 2022 sarà presentata una installazione di opere inedite realizzate per l’occasione, un ciclo di dipinti su tavola dedicati al paesaggio, territorio di ricerca da sempre di Maurizio Bottarelli. In programma un …
nei giorni 8|25|26|31 dicembre 1|6 gennaio visite su app tel 340 9764340
Nuova personale di Maurizio Bottarelli negli spazi della galleria. Saranno presenti alcune delle grandi opere esposte in occasione della recente mostra ‘Maurizio Bottarelli. Inquiete distanze’ a cura di Sandro Malossini con testi critici di Leonardo Regano e Francesca Passerini e una installazione di tavole ‘al nero’ inedite realizzate per l’occasione.
Maurizio Bottarelli (1943 Fidenza) vive e lavora a Bologna. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1965. Dal 1969 ha insegnato pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e all’Accademia di Brera a Milano. Soggiorna a Londra nel 1971/72 e nel 1975/76, grazie a una borsa di studio del British Council, insegna al Brighton Polytechnic e al Goldsmith College of Art. Nel 1992 è in Austria su invito dell’Atelier Der Stadt im Salzburger Künstlerhaus. Nell’autunno del 1996 la E.A.P. (Education Abroad Program) lo invita per una serie di incontri presso le sedi dell’Università della California, Università dove nell’estate del 1998 insegna Painting presso l’Arts Studio della U.C.S.B. Santa Barbara. Nel 2000 è invitato dalla Monash University in Australia, come Artist in Residence. Nel 2004 è invitato dal Dipartimento Art Practice dell’Università di Berkeley e tiene, con la collaborazione dell’Italian Studies della UCB, una conferenza sul proprio lavoro all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. Dal novembre del 2005 è Honorary Senior Research Fellow of the Department of Fine Arts della Monash University di Melbourne. E’ invitato nel 2006/2007 a tenere una mostra personale sul tema del rapporto tra paesaggio e musica presso la Victoria University di Wellington in Nuova Zelanda. Dagli inizi degli anni sessanta è presente nel panorama artistico italiano ed estero con mostre personali e collettive in gallerie e sedi istituzionali. Nel 2018 gli viene consegnata a Bologna la targa Volponi. Nel 2020 dona alla Biblioteca Leoni del comune di Fidenza la propria collezione di libri d’arte di oltre 2500 volumi. Sue opere sono in numerose collezioni pubbliche e private.
JINGGE DONG vince il Premio Mestre 2021 e entra nella Collezione di Ca’ Pesaro a Venezia con l’opera ‘So far so close #2’ Motivazione della Giuria ‘Per la particolarità di una pittura che coniuga con sapienza e sensibilità contemporanee linguaggi visivi di identità e tradizioni …
CONFLITTI E INTEGRAZIONI NELLE OPERE SU VETRO DI CONRAD BOTES E LEMEH42
Dal 4 al 30 novembre 2021 | L’ARIETE via Marsili 7 Bologna | da lunedì a sabato 17-19.30 o su app | Info 3489870574 | @ariete_artecontemporanea | facebook
Conrad Botes (1969) artista sudafricano attivo all’interno del filone politico, usa per il suo messaggio pittura, scultura, installazione e fumetto
Lemeh42 (1978) artista italiano attivo nel panorama internazionale degli street artists e degli autori di videoanimazioni usa i graffiti come codice espressivo
L’ARIETE artecontemporanea presenta un’installazione di opere dipinte o graffite su vetro dei due artisti dedicate a temi di forte impatto sociale. L’apartheid e la sua persistenza nella società sudafricana in Conrad Botes, le discriminazioni di genere e l’integrazione con gli stereotipi correlati ad essa in Lemeh42 rimandano ad immagini attuali di violenza in nome di differenze religiose, etniche o culturali. Il linguaggio ‘neo pop’ usato dai due artisti in declinazioni diverse – affine ai graffiti e all’iconografìa popolare religiosa in uno, all’illustrazione e al fumetto nell’altro – dona alle opere del ciclo ‘The longwhite sleep’ di Conrad Botes e alla serie ‘Holy lines’ di Lemeh42 una forza seduttiva particolare pur nella complessità dei temi trattati. In mostra anche tre videoanimazioni di Lemeh42 ‘NewItalians’, ‘Feminine’, ’Doll House’.
CONRAD BOTES (1969 Ladysmith, Sud Africa) vive e lavora a Cape Town. Ha studiato arte all’Università di Stellenbosch e illustrazione all’Accademia di Den Haag. Vissuto in Sud Africa durante l’apartheid, nella sua ricerca affronta questioni relative all’integrazione razziale e alla condizione femminile con immagini post-pop. E’ autore di fumetti satirici per la rivista Bitterkomix. Ha esposto al Gothenburg Kunsthalle (Svezia), alla XVII Biennale di Sydney (Australia) e alla III Guangzhou Triennal (China) e in numerose sedi pubbliche e private.
LEMEH42 (1978 Corinaldo, Ancona) attivo nel panorama internazionale della street art e delle videoanimazioni, nel 2009 ha vinto il Premio Iceberg giovani artisti. Ha partecipato a numerosi festival internazionali. Ha presentato progetti multimediali al Museo della Musica di Bologna, alla Rocchetta Mattei di Grizzana (Bo), nel 2014 a ‘Macrocosmi’ in diversi sedi a Berlino e nel 2017 a ‘Modus’, evento collaterale ufficiale della Biennale di Venezia a cura di Eleonora Frattarolo e Martina Cavallarin.
C A S A D E I P E N S I E R I 2 0 2 1 Targa Volponi 2021 a VIRGINIA ARGENTERO Festa Nazionale dell’Unità Bologna Parco Nord | 7 settembre ore 21 Sala Casadeipensieri intervengono Lorenzo BALBI Piero DEGGIOVANNI Eleonora FRATTAROLO conduce Bruno STEFANI Giovane artista della Galleria, Virginia Argentero ha vinto il Premio della …